Dai mesi scorsi si assiste a continue provocazioni nei confronti dei paesi islamici.
Le vignette satiriche ed il film su Maometto, sono a mio parere vere e proprie rappresentazioni denigranti, il pericolo è la derisione di milioni di arabi altresì ledendo il diritto al loro credo.
In questo modo l’occidente, da cui provengono i manufatti, non fa altro che surriscaldare gli animi in un momento così delicato, ora che il popolo arabo cerca di uscire da dittature fondamentaliste e arcaiche.
All’interno del mondo arabo agiscono gruppi fondamentalisti pronti a forme violente e sono proprio loro ad alzare la voce e prendere il sopravvento in questi casi, cosicché: violenza chiama violenza.
Mi stupisce dunque apprendere da più parti che dopo la notizia si rivendichi il diritto alla libera stampa “satirica”; in questo caso specifico è solo provocazione e non dovrebbe affiancarsi con una stampa libera.
Ognuno ha diritto di agire a suo piacere, ma è pur vero che questo piacere non deve andare a ledere il rispetto dell’altro, in questo caso la professione di una religione.
A prescindere dal credere o non credere, personalmente invito chi si batte per i diritti, a distinguere questi dalle sciagurate esternazioni di persone senza senno.
Roberto Pelozzi