Nella giornata che l’ONU dedica alla tortura nel mondo noi cittadini italiani facciamo uno sciopero della fame per denunciare la condizione di tortura a cui sono sottoposti quasi tutti i detenuti e le condizioni di inciviltà in cui sono costretti a vivere i reclusi.
• No al sovraffollamento che ha portato a varie condanne dell’Italia da parte della Corte Europea dei diritti dell’uomo;
• No all’ergastolo. In Italia sono 1500 i detenuti condannati a questa pena disumana. La maggior parte di loro hanno l’ergastolo ostativo e quindi dovranno morire in carcere;