Franco Corleone, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze,
denuncia in modo puntuale una delle tante disfunzioni presenti nel carcere
fiorentino
Sollicciano: Una cucina da chiudere
In attesa della seconda cucina, i cui lavori di ristrutturazione vanno troppo a rilento,
la situazione della vecchia cucina versa in condizioni inaccettabili.
Ecco un elenco delle cose che non vanno:
- presenza di animali (piattole);
- mancanza di acqua calda;
- sette pentole a vapore inefficienti;
- il pavimento manca di piastrelle;
- i bracieri per il sugo sono rotti;
- cinque piastre per la carne sono rotte;
- dei due forni uno è fuori uso;
- mancano i carrelli termici;
- mancano stivali da cucina antiscivolo per i lavoranti e i cuochi hanno scarpe bucate e rotte;
- mancano le pettorine per il lavaggio e l’abbigliamento da lavoro.
In queste condizioni il lavoro è contro ogni norma di igiene e la qualità del cibo per mille detenuti non può che essere scadente.
Occorre una visita specifica dell’Asl!
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