La guerra è insopportabile

A noi di Fuori Binario la guerra fa paura. Letteralmente. Temiamo per la vita del popolo ucraino e di quello russo che si oppone, e di quella delle decine di milioni di persone coinvolte nei tanti conflitti attivi nel mondo. Siamo terrorizzati dall’escalation nucleare, 80 milioni di morti in 45 minuti secondo una simulazione dell’Università di Princeton. Ci spaventano anche gli effetti sullo stato sociale, sulla sanità, sulla nostra vita quotidiana, se davvero lo scellerato governo italiano dovesse realizzare quanto promesso: accrescere da 26 a 38 miliardi il costo annuo in strumenti di morte (a proposito, per chi intendete votare alle prossime elezioni?).

Per tutti questi motivi aborriamo la guerra, perché da un paio di millenni a pagarne il costo in vite umane, in esistenze devastate e migrazioni, sono le persone semplici e non i dominanti. Perciò vogliamo capire meglio la complessità che sta alla base di ogni conflitto e non ci accontentiamo della squallida informazione con l’elmetto che domina la stampa nostrana. In queste pagine diamo voce agli esperti che con umiltà costruiscono la pace quotidianamente, nell’indifferenza di un’opinione pubblica che spreca intelligenze in nome di un’audience senza etica né morale.

Ci ispiriamo all’azione di un politico ormai dimenticato: Olof Palme. Il primo ministro svedese praticava una neutralità in grado di costruire sicurezza e cooperazione in piena autonomia, a favore della distensione e del graduale superamento dei blocchi di potere e della smilitarizzazione. E per questo è stato assassinato in piena guerra fredda. Ci concentriamo infine anche su quanto siano ipocriti i governi democratici che sostengono dittatori e autocrati in difesa del “nostro” stile di vita. Putin, certo, ma anche Bin Salman, Al-Sisi, Xi Jinping, Erdogan… o di come siano bravi a innescare guerre di occupazione, come in Afghanistan e in Iraq, e poi nascondere la mano. Nel “conflitto” di idee tra idealisti e realisti ci schieriamo coi primi: le utopie da sempre sono il motore delle civiltà.

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