Fuori Binario fa chiarezza su un tema misconosciuto, invita a partecipare all’assemblea cittadina di mercoledì 25 settembre in difesa della sede di Piazza Tasso e pubblica un vademecum ad uso dei rappresentanti politici che ignorano i diritti costituzionali
L’attribuzione di un luogo di residenza “virtuale”, “fittizio”, per i senza dimora, per coloro che non hanno una casa per le più disparate ragioni, tra le quali non ultima l’abolizione del Reddito di cittadinanza compiuta dal governo, è una misura indispensabile affinché queste persone possano godere dei diritti sociali, civili e politici previsti dalla Costituzione: dalla carta d’identità alla tessera sanitaria passando per la ricezione della corrispondenza. Si tratta di un diritto soggettivo, non concessorio. Auspicando che chiunque rivesta incarichi politici abbia la consapevolezza del quadro normativo nazionale e locale proviamo a raccontare l’ovvio: Periferie al Centro è un’associazione fiorentina che – oltre a essere l’editore del giornale di strada Fuori Binario – svolge un importante lavoro a favore delle persone senza dimora e rende utilizzabile il numero civico e la propria sede come “residenza virtuale”. Siamo orgogliosi di questo servizio che offriamo ormai da trenta anni.
Sullo stesso sito istituzionale del Comune di Firenze, nella parte dedicata alla residenza dei senza dimora, è possibile leggere “L’iscrizione all’anagrafe dei residenti nel Comune di Firenze consente al cittadino senza dimora di richiedere la carta di identità, di accedere all’assistenza sanitaria e di ottenere tutti i documenti e i benefici per i quali la residenza anagrafica è condizione necessaria”. Il luogo “fittizio” permette così alla persona senza dimora di essere rintracciabile in luogo fisico situato sul territorio comunale.
Fuori Binario è un giornale che sta dalla parte degli ultimi consentendo loro di avere un reddito di sussistenza grazie alle vendite in strada garantite, anche in questo caso, dalla Costituzione grazie all’articolo 21 sulla libertà di espressione. Attualmente è in corso un’interlocuzione con le istituzioni perché l’associazione Periferie al centro è in difficoltà economica, per una serie di concause tra cui un canone affittuario mensile troppo alto. Siamo certi che la nostra difficoltà sarà accolta dalle amministrazioni in modo trasparente come è sempre stato fatto e dalla comunità fiorentina tutta che parteciperà il 25 di settembre alla nostra assemblea aperta.
La nostra redazione si trova in Piazza Tasso, uno dei pochi luoghi in area Unesco che resiste alla gentrificazione spinta del centro storico fiorentino. È un luogo di aggregazione e di dibattito culturale. È il luogo dove nasce e si sviluppa il confronto per un’informazione che vede protagonista il punto di vista di chi è stato espulso dalla società della meritocrazia e della competizione.
Mercoledì 25 alle 17.30 Periferie al centro e Fuori Binario è quindi prevista un’assemblea cittadina in via del Leone 9, presso il Progetto Arcobaleno. Chiediamo di essere presenti a tutti e a tutte coloro che intendono sostenere la nostra azione quotidiana per costruire un piccolo reddito di sussistenza ai più poveri, per arginare solitudini e fragilità, per dare la residenza a chi non ce l’ha, per garantire un supporto alimentare di chi non arriva a fine mese. Solo grazie ad una presenza e ad una vicinanza della città solidale e antifascista Fuori Binario può continuare ad essere un presidio di comunità, umanità, relazione e cittadinanza attiva.
VADEMECUM COSTITUZIONALE SUL DIRITTO ALLA RESIDENZA PER I SENZA DIMORA
A cura dell’associazione Avvocati di strada
Il diritto alla residenza, ovvero a essere iscritti alle liste anagrafiche tenute dai comuni, è un diritto soggettivo perfetto: in capo all’individuo sussiste un potere immediato e diretto volto alla sua realizzazione a cui corrispondono relativi obblighi in capo a determinati soggetti e alla collettività.
ART. 16 Costituzione.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Essere residenti è la condizione per l’accesso a una serie di diritti fondamentali (sociali, civili e politici) oggetto della più alta protezione nel nostro ordinamento.
Art. 2 Costituzione.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Ne discende che la residenza è un diritto soggettivo e che non riconoscere la residenza viola il dovere di inderogabile solidarietà politica, economica e sociale
Art. 3 Costituzione.
Tutti cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociale. E’ compito della Repubblica rimuoverne gli ostacoli di ordine economico e sociale.
Ne discende che i poveri non residenti non sono uguali (in senso di eguaglianza formale e sostanziale)
LA RESIDENZA COME ACCESSO AI DIRITTI
DIRITTO AL LAVORO: art. 4 Costituzione.
La Repubblica riconosce a tutti cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Senza residenza non si può aprire una partita IVA, non ci si può iscrivere al Centro per l’impiego
DIRITTO ALLA SALUTE: art 32 Costituzione.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Senza residenza non si può accedere al Servizio Sanitario Nazionale se non per cure di primo soccorso
DIRITTO AL VOTO: art. 48 Costituzione.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il diritto di voto non può essere limitato se non per disposizioni di legge.
Senza residenza non si appartiene a nessuna circoscrizione elettorale
ASSISTENZA SOCIALE: art 38 Costituzione.
Ogni cittadino sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
Senza residenza non si ha accesso ai servizi di welfare locale, non si può percepire una pensione
DIRITTO ALLA DIFESA: art. 24 Costituzione.
Sono assicurati ai non abbienti i mezzi per agire e difendersi davanti a ogni giurisdizione.
Senza residenza non si ha accesso al gratuito patrocinio
Come collaboratore del Centro di accoglienza di Vicofaro (PT) – dove sono ospitati circa 150 migranti africani, esprimo la più totale solidarietà a Fuori binario, che, oltre a svolgere un’ opera preziosa di controinformazione, consente a tanti migranti di avere la residenza.
Capisco l’esigenza e la necessità – anche se leggermente stonata – di mettersi in mostra
Capisco meno il mettersi in mostra senza adeguate riflessioni rischiando perfino di scrivere inesattezze se non amenità
Perché attaccare chi chiede aiuto per il servizio che sta svolgendo per la comunità? 🤔
L’associazione Periferie al Centro OdV chiede privilegi? Il giornale Fuori Binario invoca che si continui ad assicurargli privilegi? 🤔🤔
L’associazione Periferie al Centro OdV e il giornale Fuori Binario hanno particolari privilegi? 🤔🤔🤔
Effettivamente è l’esigenza e la necessità di mettersi in mostra purtroppo esternando inesattezze e amenità