Segnalo un libro – che NON ho ancora letto – ma che leggerò perché l’argomento è interessante: Aporofobia di Adela Cortina
Argomento interessante come si intuisce anche dalla riflessione dell’autrice presente in 4a di copertina…
E se molti dei conflitti sociali che di norma imputiamo a sentimenti razzisti o xenofobi celassero in realtà una matrice comune, che ha a che fare più con lo status economico che con l’etnia o nazionalità delle persone?
Se fosse la povertà il catalizzatore che amplifica la naturale diffidenza per ciò che è diverso trasformandola in avversione, disprezzo, terrore?
I limiti del nostro pensiero coincidono con i limiti del nostro linguaggio, e dare un nome alle patologie sociali è il primo passo per iniziare a curarle.
Finora non esisteva un termine per definire una realtà sociale ubiqua, permeata da atteggiamenti di paura, rifiuto e ostilità. Adela Cortina a questa realtà ha dato un nome, destinato ad acquistare sempre più peso nel dibattito sociopolitico: aporofobia, la paura dei poveri.
Propongo alcune recensioni di Vita e pensiero e Avvenire e i video di Timeo Edizioni e BarbaSophia
Cosa ne pensi… magari diccelo con un tuo graditissimo commento a fine post
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