Centottanta socie e soci iscritti dall’inizio dell’anno, quindici persone disponibili a regalare tempo, competenze e passione all’interno del nuovo direttivo, un presidente che si è avvicinato alla nostra esperienza sollecitato dall’interrogativo “E tu cosa puoi fare per Fuori Binario?”. Decine di attiviste e attivisti, di giornalisti e diffusori, di volontarie e volontarie, di luoghi amici, associazioni e gruppi informali pronti ad accompagnare il nuovo corso dell’associazione Periferie al centro a tre anni dal rilancio del giornale che avete tra le mani.
I nuovi incarichi
Si è tenuta lo scorso 10 maggio l’assemblea per il rinnovo delle cariche della società editrice di Fuori Binario che si occupa di gestire, nella sede di via del Leone angolo piazza Tasso, le residenze per i senza dimora, lo sportello sociale, il sostegno alimentare, l’accoglienza, gli inserimenti e le messe alla prova, l’organizzazione di eventi e occasioni di partecipazione. Vi hanno partecipato oltre cento persone che hanno eletto presidente Francesco Cuccuini (qui a destra il suo saluto) e il nuovo direttivo composto da Alessandro De Angeli, Anna Piana Agostinetti, Camilla Lattanzi, Claudia Daurù, Consuelo Mongelli (vicepresidente), Cristiano Lucchi, Felice Simeone, Francesco Martinelli, Giorgia Bulli, Ilaria Di Biagio, Isabella Mancini, Nadia Galletti, Ornella De Zordo, Sabrina Bargioni.
I gruppi di lavoro
Tra i primi compiti del nuovo direttivo risollevare le sorti economiche dell’associazione e rafforzare il rapporto con le persone che distribuiscono il giornale in strada affinché sia garantito loro un reddito di sussistenza. L’occasione è stata utile anche per rendere più efficiente l’impegno all’interno dell’associazione. Sono stati costituiti dei gruppi di lavoro, coordinati dai singoli membri del direttivo, il cui compito è quello di attivarsi celermente per dare una soluzione alle tante questioni aperte. Il primo gruppo si occupa di accoglienza, residenze e inserimenti attraverso lo sportello sociale; allo stesso tempo sta lavorando per ripensare gli spazi della sede, renderli più fruibili e accoglienti, aprire alle realtà del quartiere e garantire orari di apertura più lunghi. Ci sono inoltre due gruppi dedicati alla raccolta fondi, se il primo organizza eventi di autofinanziamento (cene, aperitivi, presentazioni, concerti, proiezioni…) il secondo dedica i suoi sforzi al trovare risorse attraverso una progettazione utile alla partecipazione a bandi e concorsi. Un discorso a parte meritano il gruppo dei luoghi amici che, oltre a garantire un’entrata mensile per il giornale, sono molto importanti per rafforzare le nostre relazioni e la diffusione del giornale in città. Per la prima volta Periferie al centro avrà un gruppo dedicato al bilancio e alle entrate/uscite contabili, un’innovazione preziosa che non può che far bene alla salute dell’associazione sia nell’immediato che in prospettiva. Per il giornale – oltre alla squadra che pensa, discute, scrive, fotografa, disegna, impagina, spedisce Fuori Binario – è stato costituito un gruppo di lavoro dedicato alle vendite in strada, ad accrescere la consapevolezza del progetto in chi ne ricava un reddito, e rafforzare il rapporto tra diffusore e lettore che resta spesso occasionale.
E tu? Cosa puoi fare?
Periferie al centro non aveva mai avuto nella sua storia un numero così alto di soci e di socie. Centottanta persone sono un bel numero che può far bene e migliorare questo progetto di giornalismo redistributivo e accoglienza. Molte di loro si sono avvicinate per scongiurare una possibile e irreversibile crisi economica dell’associazione, un crollo che avrebbe portato all’annichilimento del giornale e alle ovvie ricadute negative per coloro che contano su Fuori Binario per sostenersi economicamente. Questo rischio è stato scampato e il nuovo gruppo che guida l’associazione si sta già impegnando a risollevare le sorti del progetto.
In questa fase però c’è bisogno di tutti e di tutte. Di chi è socio come degli attivisti e dei volontari, di chi compra il giornale in strada e di chi si abbona, delle persone che animano i luoghi amici e di coloro che hanno idee, passioni, competenze e un po’ di tempo per sostenerci.
In questa fase tutti i nuovi gruppi di lavoro sono attivi, è il momento giusto per passare dalla lettura all’impegno per garantire il futuro ad un progetto che ha già trenta anni di vita e che guarda con ottimismo al futuro. Sarai anche tu dei nostri? Ti aspettiamo!